Il Gavi è il vino degli artisti internazionali a Milano

Lunedì 9 marzo In occasione della conferenza “Arte contemporanea e interculturalità a Milano” durante la quale verrà presentato il progetto M –WAM Milano World Arts Map – il network degli Artisti internazionali che vivono e lavorano a Milano – il Consorzio Tutela del Gavi offrirà un brindisi con il Gavi istituzionale agli ospiti e ai giornalisti partecipanti. Il progetto M-WAM crea una connessione tra Arte Contemporanea e Interculturalità – intesa come visione del mondo contemporaneo e progetto di rinnovamento sociale – apre dialoghi inediti e favorisce la reciproca frequentazione delle culture artistiche milanesi e del mondo. Il progetto prevede nei prossimi mesi una mostra nata da un contest creativo, dal 25 marzo al 6 Aprile, alla Fabbrica del Vapore, la presenza a Venezia in Biennale, la creazione di un Atelier e di un Cafè luogo di incontro degli artisti internazionali: sono disegnatori, scultori, performers, musicisti, autori e attori, che hanno brindato a questa nuova realtà che coinvolge artisti di ogni continente e di diverse discipline con il vino bianco italiano più internazionale il Gavi DOCG.

Soprattutto in occasione di Expo 2015 il Consorzio sposa le motivazioni del progetto e partecipa condividendone le motivazioni interculturali e internazionali. Non è la prima volta che Il Consorzio sottolinea la forte connessione tra eccellenze enogastronomiche l’arte e la cultura. Dice Francesco Bergaglio – direttore del Consorzio del Gavi “In un mercato globale il vero valore aggiunto di un prodotto enogastronomico sono le storie, le esperienze le suggestioni che si sanno creare intorno al prodotto stesso, e che lo rendono unico. Noi abbiamo lavorato per raccontare le Storie del Gavi: l’arte, la cultura, l’agricoltura, il turismo del nostro territorio attraverso un video in collaborazione con Philippe Daverio; l’internazionalità e la multiculturalità con l’Associazione dei Ristoratori Giapponesi in Italia che hanno scelto il Gavi come abbinamento ideale per il Sushi. Nell’anno di Expo sposiamo il progetto M WAM- Milano World Art Maps perché ribadisce la connessione tra arte e multiculturalità a cui ci sentiamo molto affini”.